I Ritratti

I ritratti nascono con l’intento di narrare storie, racconti, biografie di Donne che hanno incrociato il nostro cammino, tessendo nuove trame e arricchendo la nostra Famiglia..
 
Ritratti di parole, profili raccontati, storie vissute

KLOHORYS MARISELA PACHECO SANCHÉZ
Solagna, 14 de ottobre ’21.

Il 25 aprile 1987 a Barquisimeto-Venezuela, verso le tre del pomeriggio, mia madre di trentatré anni mi ha partorita. Sono l’ultima di sei figlie. Quando avevo tre anni ci siamo trasferiti in Churuguara, un paesino circondato di bellezza immerso nella catena montuosa della provincia Falcón, come recita il verso di una canzone. Lì ho trascorso la mia infanzia e parte della mia adolescenza. Avevo appena compiuto 15 anni quando sono tornata alla città dei tramonti per proseguire la mia formazione scolastica nel collegio Maria Ausiliatrice. Sono laureata come professoressa di lingua e letteratura spagnola nella UPEL-IPB.

Una mattina di marzo del 2015, all’Aeroporto Jacinto Lara, sempre a Barquisimeto, conosciuta anche come la capitale della musica dal Venezuela, lì abbracciai i miei genitori che, tra le lacrime, dichiararono il loro vero amore a pieni polmoni: «Figlia, ti porti via un pezzo del mio cuore». «Mia piccola, non dimenticare mai che questo paese è la tua casa e noi siamo la tua famiglia» e, prima di salire sull’aereo, con il pugno chiuso della mia mano destra colpii il palmo della mia mano sinistra, in un saluto alla vita che fu. Un addio ai miei cari e alla mia città.

Da oltre dieci anni l’amore mi dona una bella storia ogni giorno accanto a Paolo Todesco, il mio amato compagno e da cinque anni insieme alla sua famiglia (di cui anch’io mi sento parte) tessiamo TERRABONA e KONUCO, entrambi progetti legati alla Madre Terra. Abitiamo in mezzo a due montagne sacre: il Monte Grappa e l’Altopiano di Asiago.

Sono mamma di due bimbi splendidi, Marisla Teresa e Bastiàn Amarú. Per me la maternità è un viaggio infinito, una saggia maestra, la riconosco come archetipo della femminilità e anche come entità, perciò sono discepola della Pachamama. Poco tempo fa grazie a casaindigo una scuola di scrittura e letteratura di donne e per donne, ho scoperto tra tantissime altre cose l’intersezionalità e alla scrittrice Audre Lorde, e da lì sono riuscita a nominare la molteplicità dell’essere donna, nel mio caso mi autodefinisco: umana, donna, scrivente, artigiana, insegnante, migrante, contadina e madre. Una volta sognavo di avere successo e fare carriera, con il passare del tempo ho capito che quello era un sogno esterno, il sogno del mondo per me, diventare mamma ha dato una svolta alla mia vita, questa sfida quotidiana mi ha fatto avvicinarmi alla vera donna che sono, conduco una vita contadina, silenziosa, a volte solitaria ma piena di bellezza e saggezza. Sono rinata all’inizio (a seconda di dove la si guardi) della Valsugana/Valbrenta, sulle rive del fiume Brenta, dove la mia anima assetata trova pace. Vivo per poi morire ogni giorno e muoio per poi rinascere ad ogni alba. Credere e creare sono la mia bandiera.

BEATRICE PECCOLO

Ciao a tutti, mi chiamo Beatrice, ormai per molti Skatoletta.. perché questo nome? perché è il mio nome ” d’arte “, come animatrice, ed è un nickname che mi porto appresso da quando, da adolescente, ho iniziato a frequentare il mondo del circo.

Sono nata nel 1986, nella vita sono sempre stata testarda… pian piano con fatica e sacrifici ho sempre portato avanti quello in cui credevo, e così ora in età adulta (ma con il cuore di una bambina) posso ritenermi soddisfatta ed orgogliosa della mia vita (tra alti e bassi come tutti).
Ho portato avanti i miei studi, le mie esperienze per poter vivere di ciò che amo, lavorare con i bambini e unire la mia passione del circo: e così oggi vivo facendo ciò che mi piace, insegno circomotricità ai bambini e proseguo ormai da quasi 20 anni con le animazioni.
Non sempre è facile, perché non si ha stabilità economica, non si hanno orari, giorni di festa, weekend; ma come dice il proverbio di Confucio: “scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita”.
 
E per questo ora devo dire grazie anche a mia figlia Dharma Liú, nata nel 2016 (è grazie a lei che ho conosciuto lo spazioMAMMA e altre mamme fantastiche!) che da quando è nata mi ha sempre seguito sul lavoro, a riunioni, serate… sempre in mezzo al mondo, in questo strano mondo chiamato Vita.
Dalla pancia è passata in fascia e via sempre con me.
Ora ha iniziato la sua esperienza personale di vita, al mattino frequenta la scuola primaria ma dopo la scuola continua a seguirmi tra laboratori e animazioni (e credetemi, non è fortunata come dicono molti bimbi: lei ormai sa tutti i giochi a memoria.. ne ha le scatole piene!) E non posso far altro che ringraziarla per starmi appresso.
 
Da quando è nata ho voluto (potendolo fare) tenerla sempre con me, non iscrivendola al nido o alla scuola dell’infanzia, perché il tempo scorre veloce e arriverà il giorno in cui prenderà la sua strada, ma finché posso me la godo.
Non sempre è facile, noi mamme lo sappiamo quanto è dura unire impegni nostri, dei bimbi, uscite, hobby e lavoro con figli presenti, a volte è una tortura! Ma questi sforzi mi ripagano con tante soddisfazioni.
 
Ed è proprio guardando negli occhi mia figlia e i bambini che incontro, i loro sogni in cui credono fermamente, che trovo la forza di continuare a credere nei miei e fare ciò che amo. 
Ringrazio quindi in primis me stessa per non arrendermi, ringrazio la vita per questa esperienza e ringrazio mia figlia per il sostegno e per ricordarmi quotidianamente di credere in ciò che voglio con la sua spontaneità, innocenza e purezza.

KAMILA KACZMAREK

Sono nata nel lontano 1979 in un paese nel nord della Polonia. La mia avventura con la musica iniziò quando avevo 7 anni. Un giovane insegnante di musica venne a lavorare alle scuole elementari che frequentavo e subito mi ha “pescato” per cantare e suonare nei gruppi musicali che aveva creato nella nostra piccola scuola. Iniziai anche le lezioni di pianoforte e… da lì non ho più smesso di fare musica.
Con mia sorella cantavamo dalla mattina alla sera, ho poi imparato a suonare anche la chitarra. Dopo le scuole superiori non ho potuto fare altro che ampliare la mia passione per la musica all’Università di Bydgoszcz. Mi sono laureata in educazione musicale e nel frattempo ho sempre portato avanti la mia curiosità per le nuove esperienze musicali cantando nei vari gruppi corali (Coro del Canto Antico, Spare Style Choir) e suonando il sassofono nella Jazz Big Band ’75.
Finiti gli studi ho iniziato a lavorare in due scuole di Bydgoszcz insegnando musica e dirigendo il gruppo vocale “Scherzo” che ho creato nel 2004. Lavoravo anche al Centro di Cultura di Dobrcz insegnando canto e chitarra. Nel frattempo feci una nuova esperienza di volontariato in Italia presso la casa di riposo Miramonti in Piemonte portando un po’ di musica agli ospiti e aiutando a fare varie attività quotidiane.
Nel 2012 è venuta al mondo il mio piccolo terremoto – mia figlia Ewa, che ha completamente stravolto la mia vita. Abitavamo con mio marito a Cracovia ma dopo un anno decidemmo di trasferirci in Italia perché la nostra piccola stava molto male e non sapevamo più come aiutarla… Dovevamo fermarci a Bassano solo per un attimo e invece sono già passati 9 anni da quando siamo arrivati.
Grazie alla persona meravigliosa che conoscono tutti e che si chiama Danj ho iniziato la collaborazione con lo spazioMAMMA ed è stata la mia rinascita per la musica!
Avendo una bambina disabile sono rimasta chiusa in casa (e chiusa in me stessa) per tanto tempo… Ma le ragazze di spazioMAMMA mi hanno dato questa nuova possibilità: ho rispolverato la chitarra ed eccoci qua! Ormai da qualche anno facciamo laboratori di musica che mi danno tantissima forza e gioia!